Mediare con il resto del mondo restando in Italia: l’aggiornamento
Perchè scegliere il nostro corso?
Perché è il primo corso di aggiornamento per mediatori con un focus sulle competenze interculturali del mediatore
Per la pratica: perché privilegiamo l’approfondimento pratico delle materie e lo facciamo attraverso il learning by doing, esercitazioni, giochi di ruolo, case study e ogni altra forma didattica che consenta ai partecipanti di sperimentare immediatamente quanto appreso.
Per l’alto valore formativo: il nostro Centro Ricercaelabora i progetti dei corsi pertrasmettere ai partecipanti competenzee conoscenze; per la qualità: docenti universitari e formatori esperti garantiscono qualità ed attenzione sia alla materia trattata sia al partecipante.
QUANDO
NOVEMBRE 2022
DURATA
18 ORE
FREQUENZA
IN PRESENZA
Cosa si impara
Gli allievi otterranno skills specifiche sulle competenze interculturali del mediatore.
Metodologia
Le metodologie utilizzate fanno riferimento al paradigma dell’apprendimento esperienziale (esercitazioni, lavori di gruppo, role-play), pragmatico e interattivo; è prevista l’analisi di situazioni reali o l’analisi di caso come strumento per individuare strategie e competenze e consolidare i riferimenti teorici.
Moduli acquistabili singolarmente
1. Mediazione interculturale e linguaggio inclusivo (6 ORE)
In un contesto pluralistico e multiculturale come quello che caratterizza l’Italia, ove i conflitti sembrano più difficili da riconoscere e da gestire, la comunicazione assume un ruolo fondamentale. All’interno della mediazione civile e commerciale, quando si è in presenza di persone che provengono da background culturali differenti, il mediatore assume un ruolo essenziale anche in relazione alla comunicazione. Dato che la sessione di mediazione rappresenta un evento comunicativo e relazionale, le competenze comunicative interculturali consentono ai mediatori di favorire una comunicazione efficace mediante il dialogo e la fiducia tra le parti, e di adoperarsi affinché siano superate le barriere comunicative poste dalle differenze culturali, prestando particolare attenzione al linguaggio verbale e non verbale. In altri termini, il mediatore non si limita a interpretare le diverse lingue ma tenta di comprendere il volere delle parti utilizzando un linguaggio inclusivo e adatto ai contesti che ogni volta saranno rimodulati.
In questo modulo si affronteranno i temi delle competenze comunicative in chiave interculturale, e l’utilizzo di un linguaggio inclusivo e consapevole tra persone provenienti da culture differenti.
2. Mediare quando una delle parti proviene dai paesi dell’est Europa (6 ORE)
L’immigrazione di massa verso l’Italia, iniziata negli anni Novanta dopo il crollo del Muro di Berlino, ha fatto sì che cittadini di altri Paesi abbiano costituito comunità locali sempre più numerose, incrementando la loro presenza sul territorio e costituendo imprese. Ad esempio, negli ultimi anni, Paesi come l’Albania o molti altri dell’est Europa sono diventati strategici per gli investimenti e l’internazionalizzazione delle imprese. In tale ambito, lingua, religione, background culturale diverso spesso generano conflitti e incomprensioni che, se non riconosciuti e affrontati opportunamente, possono avere sviluppi molto distruttivi (e antieconomici). Oggi, Il mediatore -specie civile e commerciale- quando si trova di fronte a parti con cittadinanza straniera può riscontrare ulteriori difficoltà nella gestione del conflitto. Pertanto, risulta doveroso sia conoscere gli aspetti culturali e normativi di tali comunità, sia impiegare strategie di mediazione interculturale.
In questo modulo i corsisti, oltre a cenni normativi di natura civilistica e commerciale, acquisiranno competenze interculturali basate sulla conoscenza degli aspetti verbali e non verbali delle diverse culture, lingue, relazioni, consuetudini e codici culturali.
3. Competenze interculturali e gestione dei conflitti nella mediazione (6 ORE)
Il processo di globalizzazione ha reso il mondo sempre più complesso ed interdipendente, generando profondi cambiamenti nelle modalità di pensiero, nei comportamenti e nella vita sociale di ciascun cittadino/individuo. Per poter gestire al meglio le relazioni interpersonali all’interno di nuovi sistemi economici e finanziari e di società sempre più complesse e multiculturali è necessario sviluppare competenze interculturali cioè quell’ «insieme di caratteristiche, conoscenze, attitudini, abilità atte a gestire con vantaggio relazioni con persone linguisticamente e culturalmente differenti» (Portera, 2019). In linea con l’approccio interculturale, operare in senso interculturale nei contesti di mediazione significa passare dal sapersi muovere tra diverse cornici culturali (utilizzando gli indizi di contesto per agire efficacemente dentro una specifica cornice culturale) al saper interagire efficacemente nella relazione e nell’incontro con persone culturalmente differenti.
In questo modulo saranno affrontati i seguenti contenuti: i concetti principali della mediazione interculturale, le competenze pedagogiche interculturali del mediatore, gli approcci interculturali alla gestione del conflitto. Inoltre saranno approfonditi alcuni strumenti e strategie di gestione del conflitto.
Il corso è a numero chiuso e prevede un massimo di 30 partecipanti. Ai partecipanti sarà rilasciato l’attestato di partecipazione dall’Università di Verona.
Formatori
Prof. Agostino Portera Docente Ordinario di Pedagogia generale e interculturale all’Università di Verona; Direttore del Centro Studi Interculturali dell’Università di Verona, Psicologo, psicoterapeuta (albo reg. Veneto n. 1292), direttore Master “mediazione interculturale e gestione dei conflitti”, esperto in mediazione, counselling e psicoterapia interculturale.
Dr.ssa Elisa Maria Francesca Salvadori è dottoranda di ricerca in Scienze Umane (curriculum pedagogia) all’Università degli Studi di Verona. In precedenza, ha lavorato come responsabile della formazione nell’ambito della cooperazione sociale e come formatrice e consulente nel Terzo settore. Collabora con il Centro Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Verona e con il Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Dr.ssa Elena Guerra è assegnista di ricerca sulla diversità negli ambienti di lavoro all’’Università degli Studi di Verona. Tutor didattico e responsabile stage nel Master di primo livello in “Competenza interculturale e management”, organizzato dal Centro Studi Interculturali dell’ateneo scaligero, è giornalista freelance con attività di consulenza per la comunicazione e le relazioni con i media.
Dr.ssa Klotilda Toshkallari è giurista e mediatrice interculturale. Si occupa principalmente del fenomeno migratorio, di cooperazione internazionale, inclusione e diritto interculturale. Collabora con il Centro Studi Interculturali dell’Università di Verona.
Venerdì 11, 18 e 25 novembre dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle ore 16,00.
Per un totale di 18 ore acquistabili in moduli separati.
Presso Polo Universitario Santa Marta Via Cantarane, 24, 37129 Verona VR
- 1 modulo per 6 ore €150,00
- 2 moduli per 12 ore €220,00
- Tutt’e tre i moduli 18 ore € 310,00*
*le tariffe si intendono comprensive di bollo ed esenti IVA